Marco D'Anna Oltre
4. September—31. Dezember 2016

Marco D'Anna Oltre

4. September—31. Dezember 2016
Pressemitteilung

Galleria Buchmann is delighted to announce the opening of the solo exhibition with works shown for the first time dedicated to the Swiss photographer, Marco D’Anna (*1964, Zurich) in the Agra spaces.

 

Marco D’Anna began his career as a photo reporter at a very young age and obtained his federal diploma as a photographer in 1984. He continued his formation through ongoing relations with well-known photographers such as Gabriele Basilico, René Burri, Gianni Berengo Gardin and Mario De Biasi. In 1986, he opened his studio in Lugano and developed a number of collaborations in different fields, with Mario Botta in architecture and Franco Maria Ricci for fine art printing. Starting in 2004, he has travelled around the globe with the author Marco Steiner to visit the places that inspired Hugo Pratt in the sagas of Corto Maltese. Between 2013 and 2014, he developed the photographic project entitled “Alle radici dell’innovazione agro-alimentare” commissioned by the office of Swiss Presence of the Ministry of Foreign Affairs [DFAE], which was the official image of Switzerland for Expo 2015 in Milan.

The Agra exhibition presents large-scale photographs in which the artist examines the human figure contemporaneously for strength and fragility. The project to examine man began in 1997 and was presented at the Musée de l’Elysée of Lausanne.

 

In the first room, mankind is the protagonist. A series of images portray a person whose outline, which not coincidentally is blurred, becomes a symbol and a metaphor for the human race and the passage of time. Fading images underline the fragility and transitional nature of life in the uncertain phase of ageing. The large-scale format emphasizes details and draws spectators into the work, making them conscious of encroaching time.

The second room presents photographs of grape vines, leaves and flowers. The vines thus represent the natural world, the origins of which, according to Greek mythology, were founded at the time of the start of a new human generation[1]. The vines therefore take on a profound significance of force and revitalization, which the artist underlines sharply and accurately in his images.

He himself writes that “this multiple polarity manifests itself in contrasting visual juxtapositions that are all part of our universe, corporeal and incorporeal, death and rebirth, black and white, light and shadow...sight and vision”[2]. This reflection is a fundamental part of the work of Marco D’Anna and will lead the spectator to investigate both the exterior aspect of the objects represented and the interior aspect with which it is forcibly compared.   

 

Marco D’Anna currently lives and works in Lugano.

His recent works have been exhibited at the Museo d’arte della città di Lugano (2011), the Musée des Suisses dans le Monde in Geneva (2012), Expo 2015, Milan, Rome and Turin (2014) and at Hôtel de Ville of Paris (2015). Currently, a work of his is on view at the LAC in Lugano as part of the “Swiss Press Photo 16” exhibition (on view until 21 August).

His works are included in collections such as the Collection of the Fondazione Svizzera della Fotografia, the Collection of the Stato del Cantone Ticino, the Collection of the Musée des Suisses dans le Monde in Geneva and the American Polaroid Collection.

 

 

For more information:

Buchmann Galerie

Via Gamee, CH-6927 Agra (Collina d’Oro)

Open by appointment

 

buchmann.lugano@bluewin.ch / www.buchmanngalerie.com

Comunicato stampa

La Galleria Buchmann ha il grande piacere di annunciare l’apertura della mostra monografica con opere inedite dedicata al fotografo svizzero Marco D’Anna (*1964, Zurigo) negli spazi di Agra.


Marco D’Anna intraprende sin da giovanissimo la carriera di fotoreporter, ottenendo poi il Diploma Federale di fotografo nel 1984. Continua la sua formazione attraverso il rapporto con noti fotografi, tra i quali Gabriele Basilico, René Burri, Gianni Berengo Gardin e Mario De Biasi. Nel 1986 apre il suo atelier a Lugano e intreccia numerose collaborazioni in svariati ambiti con Mario Botta in architettura e Franco Maria Ricci per l’editoria d’arte. A partire dal 2004 ad oggi viaggia intorno al mondo con lo scrittore Marco Steiner ripercorrendo i luoghi che hanno ispirato Hugo Pratt nelle saghe di Corto Maltese. Nel 2013-14 realizza su mandato di Presenza Svizzera del Ministero degli Affari Esteri (DFAE) il progetto fotografico “Alle radici dell’innovazione agro-alimentare”, immagine ufficiale della Svizzera per Expo 2015 a Milano.

La mostra di Agra presenta fotografie di grandi dimensioni, dove l’artista indaga al contempo la figura umana nella sua fragilità e forza. Il progetto che indaga l’uomo nasce nel 1997 ed è stato presentato al Musée de l’Elysée di Losanna.

 

Nella prima sala è l’Uomo il protagonista; una suite di immagini ritraggono una persona la cui sagoma dai contorni, non a caso, sfocati, si fa simbolo e metafora del genere umano e dello scorrere del tempo. Immagini evanescenti a sottolineare la fragilità e la transitorietà della vita nella fase incerta di invecchiamento. Il grande formato enfatizza e avvicina lo spettatore all’opera rendendolo partecipe e cosciente dell’incalzare del tempo.

La seconda sala presenta invece fotografie di ceppi di vite, foglie e fiori. Il mondo naturale viene così rappresentato dalla pianta della vite, le cui origini secondo la mitologia greca si collocano ai tempi degli inizi di una nuova generazione umana[1]. La vite assume dunque un profondo significato di forza e rivitalizzazione, che l’artista sottolinea con accuratezza e accortezza nelle sue immagini.

Lui stesso scrive: “Questa molteplice polarità si manifesta in spinte visive contrapposte che fanno parte di tutto il nostro universo, corporeo e incorporeo, morte e rinascita, bianco e nero, luce e ombra… vista e visione.”[2] Questa riflessione è parte fondamentale del lavoro di Marco D’Anna e accompagna lo spettatore a indagare sia l’aspetto esteriore delle cose rappresentate, che quello interiore al quale è forzatamente confrontato.    

 

Marco D’Anna attualmente vive e lavora a Lugano.

Le sue opere sono state ultimamente esposte presso il Museo d’arte della città di Lugano (2011), il Musée des Suisses dans le Monde, Ginevra (2012), Expo 2015, Milano, Roma e Torino (2014), all’Hôtel de Ville, Parigi (2015). Attualmente una sua opera è esposta presso il LAC, Lugano nel contesto della mostra “Swiss Press Photo 16” (visitabile fino al 21 agosto).

I suoi lavori fanno parte di collezioni quali, tra le altre, la Collezione della Fondazione Svizzera della Fotografia, Collezione dello Stato del Cantone Ticino, Collezione del Musée des Suisses dans le Monde di Ginevra, Collezione americana della Polaroid.

 

 

Per maggiori informazioni:

Buchmann Galerie

Via Gamee, CH-6927 Agra (Collina d’Oro)

Aperto su appuntamento

 

buchmann.lugano@bluewin.ch / www.buchmanngalerie.com

Marco D'Anna

Born 1964 in Zürich.

Lives and works in Lugano.

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