Lawrence Carroll_Yellow works Wilhelm Mundt_Yellow Murano glass scultpures
11 Oct 2010—31 Jan 2011

Lawrence Carroll_Yellow works Wilhelm Mundt_Yellow Murano glass scultpures

11 Oct 2010—31 Jan 2011
Comunicato stampa

Più di tutto, i quadri-scultura di Lawrence Carroll (*1954) si compongono di un colore delicato e contenuto. Per questa esposizione l’artista americano presenta un nuovo gruppo di opere il cui punto di partenza è, per la prima volta, un forte giallo. Questo ocra concilia le immagini di luce, sole e calore, ma suggerisce anche altre possibili letture.

Per Lawrence Carroll il giallo agisce più di tutto sulla parte emotiva dell’osservatore a sua volta attratto alle opere in modi diversi. Le associazioni e il significato di questo colore non sono statiche o specifiche, sono molto ampie e ambigue. Sono stati i dipinti in giallo “burroso” di Giorgio Morandi del 1952 a spronare Carroll a lavorare con questa tonalità.

Nel 1984 Carroll aveva già realizzato qualche dipinto in giallo in reazione ai Black Paintings di Frank Stella, artista del quale Carroll riteneva il linguaggio restrittivo. Dove Stella asseriva “What you see is what you get” (ciò che vedi è ciò che cogli), Carroll rispondeva, attraverso l’utilizzo intenzionale di un colore –il giallo- il cui significato non poteva essere fissato precisamente, “What you see is not what you get” (ciò che vedi non è ciò che cogli).

 

Nelle sue Trashstones Wilhelm Mundt (*1959) comprime materiali sempre diversi realizzando volumi amorfi. Dalle molteplici fasi di lucidatura risultano delle aree casuali che sembrano offrire una vista dentro le pietre. Queste trasparenze apparenti hanno interessato l’artista inducendolo a sperimentare con elementi che gli permettessero di addentrarsi nel cuore delle forme.

Lavorare il cristallo di Murano ha dato a Mundt l’opportunità di permettere questa vista nell’interno della forma, di illustrare il centro, in maniera di modello, come è.

É interessante notare come, nel caso delle pietre di vetro, le innumerevoli rifrazioni della luce permettono solo delle supposizioni sulla forma dei pezzi di vetro di scarto colorato raccolti al centro. Riflettono l’interesse di Mundt in tutto quanto è misterioso, nelle cose per le quali l’artista non trova le parole per esprimerle, cose che lo toccano nel cuore.

 

 

Per ulteriori informazioni non esitate a contattare direttamente la galleria:

Buchmann Galerie, Via Gamee 6, 6927 Agra

Tel.: 091 980 08 30, E-mail: buchmann.lugano@bluewin.ch

Wilhelm Mundt

Born 1959 in Grevenbroich. Lives and works in Rommerskirchen, Cologne and Dresden.

 

2009 - Professorship at University of Fine Arts, Dresden

 

1989 - 91 Teaching assignment at Kunstakademie Düsseldorf