Alberto Garutti, ‘Installation view’
Installation view
ALBERTO GARUTTI ORIZZONTE
23 Nov 2024—28 Feb 2025
Buchmann Lugano

ALBERTO GARUTTI ORIZZONTE

23 Nov 2024—28 Feb 2025
Buchmann Lugano
Press release

“Distance, between places and persons, is not a void to be filled for Garutti, but an invisible road that unites us, as long as we have the desire and the curiosity to walk down it.”

(Francesco Bonami, Alberto Garutti, didascalia/caption, 2012)

Alberto Garutti (1948-2023) has always been interested in exploring the spaces and dynamics of the relationship between work of art, viewer and institution. From the early 1990s onwards, he transformed the ways of making public art, radically redefining the processes of conception. His works in the urban context - commissioned by cities, biennials and museums all over the world - are open devices designed to re-imagine new forms of encounter between citizens, the spectators of art, and the physical and social landscape for which they are designed.

Anticipating all projects in public space, the works of the Orizzonti group, created in the late 1980s, are glass panels of different sizes and formats, painted on the back, half with black paint and half with white paint. Each Orizzonte exists because of its relationship with a client/collector whose name is on the back of the work and gives it its title, for example:
„ Penso alla siepe e a ciò che gli sta oltre - Giorno di ottobre con un sole caldo che illumina il paesaggio leopardiano delle montagne di Agra - Opera dedicata a Elena B. Sole. Pesca“.

It reflects the relationship between the artist, his work and the viewer.

"When I design a new horizon, I always imagine the straight line leaving my studio, entering the homes of collectors and joining the others to construct the 'ideal' horizon of my life, the union of all those who love and support my work," says the artist.

The sharp horizontal division into a white and a black surface, in which the surrounding space is reflected, creates an association of infinite space behind the horizon line, both empirically and emotionally.

The link between viewer, artist and work also refers to another work by Alberto Garutti, which has been realised in many places, including the Milano Malpensa airport, the Milano Malpensa railway station and the agora of the Masi Museum in Lugano. A stone installed in the floor on which the phrase is engraved:
EVERY STEP I HAVE TAKEN IN MY LIFE HAS LED ME HERE, NOW.

The exhibition in the gallery will be accompanied by the presentation of the new book, conceived by Germano Celant, curated by Studio Celant and in collaboration with the Artist's Studio, which constitutes the most extensive survey dedicated to Alberto Garutti and explores the experimental and innovative character of his language. The project is promoted by MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna of the Settore Musei Civici and supported by the Direzione Generale Creatività Contemporanea of the Ministry of Culture within the Italian Council 2023 programme.

 

Opening hours: Tuesdays - Fridays 2 – 6 pm, Saturdays by appointment.

 

Alberto Garutti, ‘Installation view’
Installation view
Comunicato stampa

“La distanza, fra luoghi e persone, per Garutti non è un vuoto da riempire, ma una strada invisibile che ci unisce, a patto di avere il desiderio e la curiosità di percorrerla.”

(Francesco Bonami, Alberto Garutti, didascalia/caption, 2012)

 

Da sempre interessato ad esplorare gli spazi e le dinamiche di relazione tra opera, spettatore ed istituzione, Alberto Garutti (1948-2023) a partire dai primi anni ’90 trasforma i modi di fare arte pubblica ridefinendone radicalmente i processi di concezione. Le sue opere nel contesto urbano - commissionate da città, Biennali e musei di tutto il mondo – sono dispositivi aperti pensati per re-immaginare nuove forme di incontro tra i cittadini, gli spettatori dell’arte, e il paesaggio fisico e sociale per il quale queste sono disegnate.

Anticipatrici di tutti i progetti nello spazio pubblico, Le opere del gruppo Orizzonti, nate alla fine degli anni ‘80, sono lastre di vetro di diversi formati e dimensioni, dipinte sul retro, per metà con pittura nera e per metà bianca. Ogni Orizzonte esiste in virtù della relazione con un committente/collezionista il cui nome si trova sul retro dell’opera e ne dà il titolo, ad esempio:
“Penso alla siepe e a ciò che gli sta oltre - Giorno di ottobre con un sole caldo che illumina il paesaggio leopardiano delle montagne di Agra - Opera dedicata a Elena B. Sole. Pesca”.

 

 

Questo riflette il rapporto tra l'artista, la sua opera e lo spettatore.

“Quando realizzo un nuovo Orizzonte immagino sempre che quella linea retta possa uscire dal mio studio, entrare nelle case dei collezionisti e congiungersi alle altre – afferma l’artista – a costituire l’orizzonte ‘ideale’ della mia vita, l’unione di tutti coloro che amano e sostengono il mio lavoro.”

 

La netta divisione orizzontale in una superficie bianca e una nera, in cui si riflette lo spazio circostante, crea un'associazione di spazio infinito dietro la linea dell'orizzonte, sia a livello empirico che emotivo.

 

Il legame tra spettatore, artista e opera, rimanda anche a un’altra opera di Alberto Garutti, realizzata in molteplici luoghi o spazi della città, tra i l'aeroporto di Milano Malpensa, la stazione ferroviaria di Milano Malpensa e l'agorà del Museo Masi di Lugano. Una pietra installata a pavimento su cui è incisa la frase:
TUTTI I PASSI CHE HO FATTO NELLA MIA VITA MI HANNO PORTATO QUI, ORA

A completare l’esposizione in galleria sarà presentato il nuovo libro, concepito da Germano Celant, a cura di Studio Celant e in collaborazione con lo Studio dell'artista, che costituisce la più ampia ricognizione dedicata ad Alberto Garutti ed esplora il carattere sperimentale e innovativo del suo linguaggio. Il progetto è promosso dal MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian Council 2023.

 

Orari di apertura: martedì – venerdì 14:00 – 18:00, sabato su appuntamento

Alberto Garutti

Born in 1948 in Galbiate. Died in 2023.

Lived and worked in Milan

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Permanent Installations and Commissions

2012 Permanent artwork, Porta Nuova-Garibaldi, Milan
2011 Permanent artwork, Malpensa airport, Stazione Cadorna, Milan
2005 Appointed for the enclosure project of the garden in front of the Fondazione Sandretto, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin
Invitation contest for the new Cittadella Giustizia, Venice
2002 Artwork for the Sant'Andrea Hospital, Rome
1999 Artwork for the Pietrasanta Hotel, Room 101, Pietrasanta Forte dei Marmi
1998 Permanent artwork, Piazza Dante, Bergamo
1996 Artwork for Palazzo Cordati, Fondazione Teseco per l’Arte, Barga
Permanent artwork, Piazza Pontida, Bergamo
1993 Permanent artwork, Hotel Palace, Room 402, Bologna